100520 / Soundwave

 

@ Casa Fam. Olcese

> 10, 24 & 27.05.2010 – 20:30 // Via Riccardo Selvatico 10, Treviso (TV)

 

w/ Soundwave‘s Team

[sound from modular synthesizer and three radio]

 

« In un mondo accelerato come il nostro dove l’ansia prestazionale rischia di divenire nella maggior parte dei casi l’unico input ed in seguito dictat che ci spinge ad agire, ci si ritrova molto spesso – e senza quasi rendersene conto – intrappolati nel vortice dello stress, in quello spiacevole sfinimento o fisico o psicologico che viene troppe volte ignorato fino a che prepotentemente ci costringe a fermarci…
Ed è allora che – affranti e desiderosi di riprenderci in fretta perchè la vita attorno a noi continua e più frenetica che mai – ci rivolgiamo spasmodicamente ad una serie di possibili metodi di guarigione che ci appaiono veloci ed efficaci e che vorremmo si configurassero pure come risolutivi al cento per cento…
Sembriamo non renderci conto che molto spesso nelle città la sola mancanza di piante verdi e di aria ‘pulita’ rendono faticoso il mantenimento del benessere da parte del nostro organismo… Per non parlare poi dell’inquinamento acustico: quei rumori confusi, caotici e fastidiosi che raggiungono e superano i 180 decibel, la soglia di sopportazione del rumore da parte dell’orecchio umano…
E… Proprio parlando di stress acustico o meno… E andando oltre… Mi sono resa conto – interessandomi al lavoro di alcuni amici nell’ambito della musicoterapia e ripercorrendo tutte quelle volte in cui, nella mia vita, un tema o un motivo musicale sono stati forieri di sentimenti, stati d’animo, nuovi pensieri, vecchi ricordi e lontane memorie condizionando a fondo il mio presente a partire dal passato e proiettandomi verso il futuro nella perfetta ed armonica fusione dei tre tempi – che il suono determina effetti importanti non solo sulla nostra psiche sia a livello conscio che inconscio ma pure a livello della nostra dimensione fisica.

Affascinata e presa dalla curiosità mi sono dunque immersa in un’indagine volta a comprendere se il suono fosse davvero, al di là del mio sentire personale, in grado di determinare il riassestamento del nostro apparato ormonale (o almeno di parte di esso) che, interagendo strettamente col sistema nervoso, ci garantisce la sopravvivenza mantenendo l’omeostasi…
Immaginate la mia gioia quando ho scoperto che un consistente numero di scienziati si era occupato della cosa!

Interessanti studi nel settore hanno portato a concludere che l’esposizione a musica, ovviamente di un certo tipo, di campioni di individui sia sani che ‘malati’ determina una riduzione della concentrazione ematica del cortisolo, altrimenti detto ‘ormone dello stress’…
Entusiasta, ho dunque colto la palla al balzo e ho deciso di provare per via sperimentale l’ipotesi secondo cui le onde sonore in virtù della loro alta o bassa frequenza (dunque a prescindere in parte dal genere di musica cui sono associate) determinino un setting ormonale differente che può essere rilevato attraverso la misura della concentrazione del cortisolo a livello ematico.

Per realizzare il progetto è necessario che un campione ‘random’ (casuale: gli individui che ne fanno parte non devono presentare requisiti di nessun genere) di almeno 120 individui (affinché l’elaborazione dei dati statistici possa avere una reale validità) acconsenta a farsi prelevare il sangue dalle due alle sei volte: prima e dopo l’esposizione a tre tipi di musica: una a bassa frequenza; un’altra ad alta frequenza; …e una terza sessione con la somma delle precedenti.
Tale campione biologico verrà poi analizzato tramite kit opportuno per dosare il livello di cortisolo presente. Verranno in seguito analizzati i dati allo scopo di determinare se l’esposizione dell’individuo a frequenze di suono diverse dia risultati diversi determinando dunque stati fisiologici differenti.
Non ci dispiacerebbe affatto che in un domani non troppo lontano una pillola possa essere a ragione sostituita con un’oretta di piacevole ascolto musicale…

Chiunque volesse partecipare è il benvenuto ed è invitato a dare la propria adesione.

Confidando nella tua curiosa ed interessata partecipazione, ti ringrazio sin da ora per l’aiuto che puoi dare alla mia ricerca ed alla Musica stessa che con la sua potenza prescinde sia da chi la crea che da chi ne fruisce.. » [Chiara Olcese]

 

 

NB: L’unica condizione che poniamo è che venga assicurata la presenza almeno a due dei tre eventi di prelievo al fine di non perdere importanti dati statistici rischiando di invalidare l’intero lavoro.

 

> 10.05.2010 @ 19:30 // Low Frequency [Presentazione progetto; registrazione partecipanti; prelievo ematico; esposizione alla performance; prelievo ematico; rinfresco]

> 24.05.2010 @ 19:30 // High Frequency [Prelievo ematico; esposizione alla performance; prelievo ematico; rinfresco]

> 27.05.2010 @ 19:30 // Radio Frequency [Prelievo ematico; esposizione alla performance; prelievo ematico; rinfresco]

 

/ POSTILLE

  1. Il lavoro verrà presentato prima in sede d’esame (quale tesi conclusiva del Corso di Laurea in Scienze Biologiche – curriculum biologico molecolare – presso l’Università degli Studi di Ferrara) e successivamente pubblicato in inglese quale valido studio scientifico affinché l’intera comunità scientifica internazionale possa fruirne;
  2. i prelievi verranno effettuati da personale infermieristico volontario (senza scopo di lucro) ed è necessario un digiuno di almeno 6h (sei ore);
    3 – i prelievi si svolgeranno con modalità anonima e non vi sarà dunque possibilità di associare un campione al donatore;
  3. l’analisi dei campioni ematici e l’elaborazione dei dati ottenuti verranno svolte presso il Laboratorio Analisi dell’ULSS n.12 di Venezia da Chiara Olcese, con la supervisione della Dottoressa Lucia Bartoloni;
  4. le performance sonore saranno eseguite in diretta da Alessandro Fiorin Damiani;
  5. l’unica clausola richiesta è l’impegno a partecipare almeno a due dei tre eventi.

 

/ PREPARAZIONE

  1. Evitare esercizio fisico intenso nelle 24h (ventiquattro ore) precedenti al prelievo (a partire dunque dalle 19.30 circa del giovedì sera);
  2. non assumere alcolici o bevande contenenti caffeina nelle 8h (otto ore) precedenti il prelievo (a partire dalle 12.00 dei venerdì in questione);
  3. ipossibilmente evitare di fumare nelle 8h (otto ore) precedenti il prelievo;
  4. possibilmente evitare di mangiare nelle stesse 8h (otto ore);
  5. se assaliti dalla fame e proprio non siete in grado di resistere: EVITARE ASSOLUTAMENTE cioccolato, banane, latte e latticini, datteri ed arachidi, uova, carne e pesce, alimenti molto grassi, molto dolci o troppo salati; PIUTTOSTO CALMATE LA FAME CON: una mela o una fetta di pane integrale;
  6. è CONSIGLIATO l’utilizzo di tappi per le orecchie.

 

 

 
 
 
 

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